Occorre «assicurare manutenzioni ordinarie e straordinarie più assidue»
Il Dpcm 72/2014 aveva stabilito, nella generale riorganizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit), che la Direzione generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali (Dgvca) avesse tra i suoi compiti anche la vigilanza e il controllo dei concessionari autostradali, «inclusa la vigilanza sull’esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e il controllo della gestione delle autostrade in concessione».
La relazione sull’attività del 2017, ultimo documento consultabile, mostra come tra le attività svolte dall’ente ci sia anche la verifica della manutenzione e della gestione dei lavori sulla rete autostradale italiana.
Nel 2017 si parlava di un «elevato livello di qualità» per quanto riguarda il mantenimento della rete stradale. Inoltre, viene precisato che «relativamente alle attività di manutenzione ordinaria, le Società hanno attuato gli interventi previsti nei Piani annuali finalizzati a garantire la funzionalità delle infrastrutture e l’adeguamento degli standard di qualità e sicurezza».
Il 17 luglio 2019 l’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli aveva firmato la trasmissione al Consiglio di Stato del regolamento e dello statuto dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), ente nato con il “decreto Genova”.
Tra i suoi compiti, l’Ansfisa ha anche quello di «garantire la sicurezza del sistema ferroviario nazionale e delle infrastrutture stradali e autostradali, la sicurezza delle gallerie situate sulle strade appartenenti alla rete stradale anche transeuropea e la sicurezza sui sistemi di trasporto rapido di massa».
Ad oggi, secondo alcuni critici, Ansfisa sembra però essere solo poco più di un progetto.