Questa promessa era contenuta anche nel Contratto di governo tra Lega e M5s.
Come spiega il rapporto Agi-Censis di ottobre 2018 dedicato al tema, l’economia circolare pone al centro «la consapevolezza del carattere finito delle risorse, riduce e/o elimina lo scarto, differenzia le fonti di approvvigionamento di materia, recupera e ricicla i materiali, fa vivere il più a lungo possibile i prodotti di consumo, massimizzandone il valore d’uso».
Nel 2017, il precedente governo Gentiloni aveva avviato una consultazione pubblica sull’economia circolare, per fornire un inquadramento generale e definire un posizionamento strategico dell’Italia sul tema. Ad aprile 2018, invece, il Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di provvedimenti che, tra le altre cose, prevede che la quota di rifiuti urbani da riciclare dovrà passare dall’attuale 44 per cento al 55 per cento nel 2025, fino al 65 per cento nel 2035.